P96/7_La tigre e la neve

Docente di poesia in un'universita` per stranieri a Roma, Attilio e` un poeta che sembra vivere in una dimensione letteraria tutta sua e che poco ha pubblicato una raccolta di poesie intitolata La tigre e la neve.

 

E` innamorato di Vittoria: lei e` una scrittrice impegnata nella stesura della biografia di Fuad, il piu` grande poeta iracheno.

 

Fuad sta partendo da Parigi per andare nella sua vecchia casa di Baghdad, perche', se la guerra dovesse scoppiare, vorrebbe stare insieme ai suoi concittadini.

 

Attilio, con la solita incoscienza, si mischia ai medici della Croce Rossa e arriva in Iraq il giorno stesso, dove trova Vittoria, in gravi condizioni, in un angolo di un vecchio ospedale.

 

La tigre e la neve affronta il tema della poesia che accompagna tutti i momenti della vita quotidiana, belli e brutti che siano, e parla dei sacrifici che riesce ad affrontare soltanto chi e` in grado di amare veramente.

 

Ovviamante, all'interno di questa idea di fondo, il Premio Oscar Roberto Benigni, che ha scelto ancora una volta per il suo film le meravigliose musiche di Nicola Piovani, inserisce i suoi immancabili sletches comici, tra i quali e` impossibile non ricordare quello in cui Attilio, per pregare Allah, recita il Padre nostro.

 

Tuttavia si ride meno del solito, in quanto la comicita` non e` l'elemento fondamentale del film.